La domanda è:
Che cos’è la vita?

 

Vedi figliolo, la vita non è altro che un gioco: il gioco del labirinto.
Quando nasciamo siamo nel suo centro, l’unico obiettivo è uscirne ma, come in tutti i giochi, bisogna ricordarsi che il vero scopo è quello di giocare, non di vincere. Tutti prima o poi escono dal labirinto: pochi saggi sanno farlo in vita, quasi tutti, invece, con la morte.

Il labirinto è formato da una serie infinita di stanze e a ogni turno - che, nella vita, significa ogni istante - il giocatore deve muoversi verso una nuova stanza, verso nuovi eventi, nuove scelte. In base all’evento accaduto, il giocatore si troverà di fronte a una scelta e, di conseguenza, a una nuova mossa.

 

In ogni stanza ci sono quattro porte:

una porta sempre aperta;
una porta chiusa a chiave;
una porta dietro alla quale c’è qualcosa che fa paura;
una porta che non si riesce a vedere.

 

La prima è una porta invitante, accogliente, bella a un primo sguardo. È una porta che ci fa sentire al sicuro, è rilassante, accogliente, familiare. In quello spazio si agisce e si vive senza doverci pensare, da automa, senza farsi domande, senza ascoltarsi né badare alle azioni che si compiono. Gli eventi di quella stanza appaiono sempre soddisfacenti, scegliere è facile e ci fa sentire bene; tuttavia, quelle scelte ci portano a vivere una vita sempre uguale, consolatoria, scandita di routine che ci intrappolano, ci ipnotizzano, ci trattengono lì, e inevitabilmente ci impediscono di uscire dal labirinto.

 

La seconda porta è chiusa. Il passaggio è meno facile, servono chiavi che non sono sempre sono facili da trovare, perché bisogna cercarle.

Le chiavi sono forgiate con i frutti del nostro percorso di vita e di crescita, come la conoscenza, la cultura, l’esperienza, l’abilità, l’umiltà, sapientemente mescolati con la nostra dotazione di base, le nostre qualità, i nostri talenti, resi solidi dalla disciplina e dalla determinazione.

Esercizio GATTO
Il gatto che si solleva esprime potenza e aggressività. La resistenza necessaria a mantenere la posizione esige una forza controllata che possiamo incanalare nella forma della determinazione e della volontà.

 

La terza porta ci fa paura, perché dietro c’è l’ignoto e non sappiamo che cosa ci aspetti di là. Quella porta mette in moto l’adrenalina dell’eccitazione, il rischio e la sfida di fare un salto nel vuoto. Per oltrepassare questa porta dobbiamo essere consapevoli che conosceremo la paura, che potremo sentirci immobilizzati a tal punto da non riuscire nemmeno a fare cucù da quello spiraglio.

Occorre perciò allenare una qualità fondamentale, se vogliamo sentirci liberi di giocare anche con questa porta: il coraggio. Il coraggio di sapere chi sei e dove vuoi andare.

Esercizio FEGATO
Il dolore che si incontra ci mette di fronte ai nostri limiti, cerchiamo di scappare, vorremmo arrenderci ma restiamo concentrati per trasformare il dolore in energia e per questo dobbiamo ricorrere al nostro coraggio.

 

La quarta porta non la vediamo. Non riusciamo a vederla perché siamo condizionati. La ragione fatica a pensare che possa esistere un’altra entrata, sebbene ci siano segni evidenti e lampanti. È un passaggio decisamente più complicato e bisognerà attingere ad altre qualità che nel corso del gioco sono state dimenticate: l’intuito e la fiducia.

Esercizio QUIETE
Questo movimento del respiro crea silenzio, la cadenza quieta crea spazio. Non ci sono parole per descriverlo, bisogna sperimentarlo e affidarsi.

 

Tutti noi, appena nati, abbiamo deciso di partecipare al gioco e il suo fascino è che non è mai finito, se non quando “è finita…”

In ogni istante, puoi prendere tutte le porte che vuoi, allontanarti dall’uscita, avvicinarti, fare un passo avanti o due indietro. Sei tu che scegli in che modo fare il gioco.

 

Che cos’è la vita?

La vita è un gioco, un gioco intenso che chiamo il gioco del labirinto.
Quando nasciamo siamo nel suo centro, forti, curiosi con l’unico obiettivo di uscirne.
Come in tutti i giochi, lo scopo è quello di giocare, non di vincere, di divertirsi e diventare abili.
Tutti prima o poi smettiamo di giocare ed usciamo dal labirinto.

La vita è un gioco unico al mondo che merita di essere giocato.
Il labirinto è un mondo incantato pieno di illusioni, tranelli, lusinghe che nessuno vuole abbandonare.
Fuori dal labirinto ti aspetta il premio, l’incontro con la tua anima.

 

Cristiana